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Pubblicato da sarda sopra 17 Giugno 2019
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Spiagge a Palau in Sardegna: acque trasparenti e cristalline, colori e profumi della macchia mediterranea

Palau è situata in uno dei tratti più scenografici della costa nord-orientale della Sardegna.

Nonostante lo sviluppo turistico che le ha donato l’aspetto dell’odierna, ridente e ospitale cittadina, Palau riesce a mantenere il suo fascino grazie alle acque trasparenti e cristalline, ai colori e ai profumi della lussureggiante macchia mediterranea, alla bellezza dei suoi 24 chilometri di coste, dal Golfo delle Saline sino alla foce del fiume Liscia, con  venti spiagge di sabbia finissima, e incantevoli tratti di costa granitica plasmata dal tempo e dal vento.

La Roccia dell’Orso, dichiarata Monumento Nazionale nel 1993, è appunto una delle più famose opere della natura su questa costa.

Situata a circa 120 metri sul livello del mare, offre uno straordinario panorama di Palau e del vicino arcipelago di La Maddalena, vicinissimo a Olbia e alla Costa Smeralda.

Il clima di quest’area è di tipo mediterraneo, con inverni miti ed estati molto calde (max 34 – 38°).

Le precipitazioni sono più intense nella parte più interna e concentrate nel periodo da ottobre a marzo.

Economia e Turismo di Palau

L’economia di Palau era anticamente basata sull’agricoltura e sulla pastorizia.

Gli allevatori della valle del Liscia transumavano in inverno verso le zone costiere più calde, e ritornavano all’interno d’estate, oltre che per proteggersi dalla malaria che infestava le coste, per sfruttare il terreno fertile con la coltivazione intorno allo “stazzo” (l’abitazione tradizionale) di cereali, ortaggi, alberi da frutto e vite.

Grazie alla somma dei prodotti agricoli e dell’allevamento, e al loro commercio, con il passare del tempo le comunità di Liscesi divennero stanziali e autosufficienti.

Con il 19° secolo lo sviluppo economico di Palau si legò alle attività difensive di La Maddalena.

Il venir meno delle esigenze belliche e la conseguente crisi economica provocarono nel paese un forte spopolamento.

La fine degli anni ’50 segnò l’inizio della ripresa economica grazie alla costruzione dei primi villaggi turistici.

Furono imprenditori come l’Aga Khan (Costa Smeralda), o come il Conte spagnolo Rafael de Neville (Porto Rafael) che, incantati dalla bellezze di Palau, intuirono per primi le potenzialità turistiche di questo territorio.

Perse le connotazioni di piccolo borgo, Palau si è trasformata oggi in una moderna cittadina che dispone non solo di un porto turistico, ma anche di uno scalo per navi di linea per i collegamenti con il continente.

Attualmente Palau offre ai suoi residenti e ai turisti, durante tutto l’arco dell’anno, numerosi servizi, assistenza medica e continui collegamenti con le isole dell’arcipelago.

Enogastronomia

La cucina gallurese resiste tenacemente nonostante le influenze esterne, quindi, se si organizza una vacanza a Palau, non si può certo tralasciare l’enogastronomia, una tradizione che raggiunge livelli di eccellenza, grazie alla qualità delle materie prime, alla cucina tipica e all’abilità degli chef locali.

Tra i prodotti locali più noti si possono gustare i formaggi e le ricotte (Pecorino Sardo, Fiore Sardo e Pecorino Romano D.O.P.);

i vini Vermentino di Gallura DOCG, Moscato di Gallura e Nebbiolo di tre Cantine Sociali storiche (Piero Mancini, Capichera e Vigne Surrau);

i liquori come Mirto, Limoncello e l’acquavite (Filu ‘e ferru o Abba ardente); infine i dolci come i papassini, le seadas, o le casgiatine.

Foto copertina diHeinz-Josef Lücking per la foto originale clicca al seguente link

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